Il test di PDIV analizza la qualità del prodotto in termini di qualità del filo e di livello di isolamento sia tra avvolgimento e avvolgimento che tra avvolgimento e massa (o nelle possibili configurazioni, considerando il tipo di prodotto in test). Brevemente, in ogni test viene identificata la tensione di innesco/estinzione della scarica parziale (il grafico a sinistra mostra il test di PDIV e la tensione di innesco delle scariche parziali a circa 1460V), che è la caratteristica “naturale” del prodotto, come risultato complessivo delle caratteristiche di isolamento dei suoi componenti e del processo eseguito su di esso.
Il metodo consente la MISURA DELLA QUALITA’ del filo, dei materiali isolanti e del processo di isolamento (per esempio, impregnazione).
Il PDIV è molto utile, per esempio, per controllare il miglioramento del processo produttivo di isolamento, per esempio misurando lo stesso prodotto prima e dopo l’impregnazione o con differenti tipi/quantità di resine. Può essere usato anche per confrontare nello stesso prodotto diversi fornitori di filo o componenti isolanti.
Il test di PIDV/PDEV è particolarmente utile per motori pilotati da un inverter con segnali PWM; si prega di far riferimento alla norma EN 60034-18-41. Infatti, è dimostrato che con un inverter la tensione di picco dell’alimentazione attraverso gli avvolgimenti del motore può facilmente superare in associazione con ogni periodo di segnali PWM di 1500-2000Vpk. Poiché la frequenza di commutazione dell’inverter si trova in un range tra 5 KHz e 10 KHz, il numero di picchi di tensione (1500-2000Vpk) sarà da 5000 a 10000 picchi per ogni secondo di funzionamento del motore. Se in associazione con questi picchi di tensione sono presenti scariche parziali all’interno degli avvolgimenti, è dimostrato che la vita del motore sarà ridotta considerevolmente.